Per risolvere i problemi di connessione di rete e ottenere informazioni sullo stato della rete, è possibile servirsi di una serie di comandi richiamabili dal prompt del DOS.
Alcuni di questi eseguono test automatici, mentre altri forniscono semplicemente informazioni utili per l'individuazione della causa di un problema.
Uno dei test di connettività più noti e comuni è il test ping. Questo si serve del protocollo ICMP (Internet Control Message Protocol) per inviare pacchetti di dati, noti come richieste echo, a un computer remoto di una rete. Le richieste echo sono pacchetti che chiedono una risposta (un'eco) da parte del computer remoto per sapere se è stata stabilita una connettività di base con quel computer.
Nota Il nome del test ping deriva dalla terminologia sonar. L'invio di un breve colpo di sonar attivo allo scopo di individuare un oggetto è denominato ping, ossia il suono prodotto dall'onda sonar nel colpire la carena di metallo di una nave o di un sottomarino.
La prima indagine, nel tentativo di isolare il guasto, dovrebbe essere quella di eseguire il ping del loopback per vedere se il computer riesce a comunicare con la scheda di rete. Questo test serve semplicemente a stabilire se la scheda funziona.
In pratica il pacchetto di richiesta di echo percorre tutto il circuito di trasmissione, ma giunto sul punto di entrare sul mezzo trasmissivo, viene dirottato sul circuito di ricezione. Se il test di loopback non riesce, c'è qualche problema con la scheda, che potrebbe essere:
Il test di loopback viene realizzato mediante l'esecuzione del ping all'indirizzo IP di loopback riservato, ossia 127.0.0.1. Quando si esegue il ping 127.0.0.1, i pacchetti della richiesta echo vengono inviati alla scheda del computer stesso. La seguente procedura illustra il test ping del loopback:
Esecuzione di ping 127.0.0.1 con 32 byte di dati: Risposta da 127.0.0.1 byte 32: durata<1 ms TTL=128 Risposta da 127.0.0.1 byte 32: durata<1 ms TTL=128 Risposta da 127.0.0.1 byte 32: durata<1 ms TTL=128 Risposta da 127.0.0.1 byte 32: durata<1 ms TTL=128 Statistiche Ping per 127.0.0.1: Pacchetti: Trasmessi = 4, Ricevuti = 4, Persi= 0 (0% persi), Tempo approssimativo percorsi andata/ritorno in millisecondi: Minimo = 0 ms, Massimo = 0 ms, Medio = 0 ms
Figura 1. Le quattro righe che iniziano con "Risposta da" indicano che il test di loopback è riuscito. Il valore relativo al tempo indica la durata della ricezione della richiesta echo.
Se il test di loopback riesce, il successivo passo consiste nell'esecuzione del ping di un computer della rete per verificare se si riesce a stabilire la connettività con gli altri host della rete.
In caso affermativo, si dovrebbe eseguire il ping anche del computer in esame posizionandosi su un altro computer della rete per verificare che gli altri computer siano in grado di eseguire il ping verso il computer.
Per eseguire il ping di un computer, è necessario conoscere il suo indirizzo IP. Sempre nella finestra del prompt di comandi, digitare ping indirizzoip, in cui indirizzoip è l'indirizzo IP del computer remoto. Se il test ping riesce, verranno visualizzati i messaggi di risposta indicati nella figura seguente:
Esecuzione di ping 10.0.0.2 con 32 byte di dati: Risposta da 10.0.0.2 byte 32: durata<30 ms TTL=251 Risposta da 10.0.0.2 byte 32: durata<40 ms TTL=251 Risposta da 10.0.0.2 byte 32: durata<36 ms TTL=251 Risposta da 10.0.0.2 byte 32: durata<29 ms TTL=251 Statistiche Ping per 10.0.0.2: Pacchetti: Trasmessi = 4, Ricevuti = 4, Persi= 0 (0% persi), Tempo approssimativo percorsi andata/ritorno in millisecondi: Minimo = 29 ms, Massimo = 43 ms, Medio = 34 ms
Figura 2. Questo test ping è stato inviato al computer il cui indirizzo IP è 10.0.0.2 ed è riuscito.
Se il test ping non riesce, viene visualizzato il messaggio "Timeout della richiesta" oppure il messaggio "Host di destinazione non raggiungibile", mostrato nella figura seguente:
Esecuzione di ping 10.0.0.2 con 32 byte di dati: Host di destinazione irraggiungibile Host di destinazione irraggiungibile Host di destinazione irraggiungibile Host di destinazione irraggiungibile Statistiche Ping per 10.0.0.2: Pacchetti: Trasmessi = 4, Ricevuti = 0, Persi= 4 (100% persi),
Figura 3. Il messaggio che segnala un host non raggiungibile può essere visualizzato nel caso in cui il test ping non riesce.
Qual è la differenza tra i due messaggi di errore? Il messaggio "Timeout della richiesta" segnala che i pacchetti ping sono stati inviati sulla rete ma il computer di destinazione non ha risposto entro il periodo di tempo a disposizione. Questa situazione può essere dovuta a cause diverse:
Il messaggio "Host di destinazione non raggiungibile" è più specifico, in quanto segnala che il computer, o un router che si interpone, non sa come contattare l'indirizzo remoto. I motivi possibili sono:
Per verificare la connettività dei computer in rete, anzixhè usare l'indirizzo IP si può utilizzare anche il nome host. Per contattare, ad esempio, un computer denominato Pentium, digitare ping Pentium al prompt dei comandi. Se non si riesce ad eseguire il ping di un computer servendosi del nome host, provare ad eseguire il ping del rispettivo indirizzo IP. Se il ping del computer utilizzando l'indirizzo IP riesce ma non resce quello con il nome host, allora la connessione funziona ma il processo di risoluzione dei nomi con cui il nome host viene convertito in indirizzo IP non funziona correttamente. Questa distinzione sarà di aiuto nella diagnosi dell'origine del problema.
Il comando Ping consente di verificare la connettività ai siti Web su Internet. È sufficiente specificare l'URL del sito Web nel comando, ad esempio ping www.google.it. In questo modo sarà possibile eseguire il test della connettività a Internet. Molti siti Web (e router), tuttavia bloccano il traffico ICMP come misura di sicurezza, pertanto il semplice fatto di ricevere il messaggio "Timeout della richiesta" non significa che la connettività non è stata stabilita.
Prima di arrivare a una conclusione, eseguire il ping di diversi siti. Se si riceve il messaggio di errore "Impossibile trovare l'host URL", non si riesce a stabilire la connessione a Internet.
Il messaggio viene visualizzato perchè non è stato possibile risolvere il nome digitato in un indirizzo IP, il che accade quando il ping non è stato in grado di raggiungere i server DNS (Domain Name System) del provider di servizi Internet. Se, invece, eseguendo il ping di un URL, la prima riga della risposta del ping include l'indirizzo IP dell'URL ma le successive quattro righe includono il messaggio "Timeout della richiesta", si deve dedurre che il ping ha raggiunto Internet o, almeno, i server DNS del provider di servizi (in quanto è stato restituito l'indirizzo IP), ma il sito Web sta bloccando il traffico ICMP. In questo caso, aprendo un browser, si può richiamare una pagina dall'URL, anche se si ha l'impressione che il ping non sia riuscito.
Nota Se si utilizza un Firewall connessione Internet (ICF), tutti i pacchetti ICMP che arrivano al computer abilitato al firewall ICF vengono bloccati per impostazione predefinita, pertanto nessuno potrà eseguire il ping del computer. Si può, comunque, eseguire il ping di un altro computer che non blocchi i pacchetti ICMP. Il firewall ICF può essere configurato in modo da consentire il traffico ICMP del comando Ping
Oltre al test ping di base, si possono specificare altre opzioni (o parametri) da riga comando per raccogliere informazioni più dettagliate. Si tratta di opzioni di facile utilizzo. Nella tabella seguente sono elencate le opzioni più utilizzate, si ricordi che vale la distinzione tra maiuscole e minuscole. Per visualizzare tutte le opzioni, digitare ping al prompt dei comandi e premere Invio.
Sintassi:
ping [-t] [-a] [-n numero] [-l lunghezza] [-f] [-i TTL] [-v TOS] [-r numero] [-s numero]
[[-j elenco-host] | [-k elenco-host]] [-w timeout] elenco-destinazioni
Opzione | Azione |
-t | Questo parametro esegue il ping dell'host specificato fino a quando non viene interrotto il test. Ad esempio, ping -t 10.0.0.1 esegue il ping dell'host fino a quando non si preme la combinazione di tasti Ctrl+C per interrompere il test. |
-a | Questo parametro risolve l'indirizzo IP nel nome host. Se, ad esempio, si digita ping -a 10.0.0.1, insieme alle richieste di echo ping, verrà restituito il nome host. |
-n numero | Questa opzione esegue il ping dell'indirizzo per il numero di richieste echo specificate in numero. Se durante l'esecuzione del ping di un host si verificano problemi oppure se il ping riesce a intermittenza, si può utilizzare il parametro -n numero, ad esempio ping -n 30 10.0.0.1, per un test più lungo rispetto al ping predefinito di quattro richieste echo. |
-l dimensione | Questa opzione consente di impostare la dimensione del buffer per il test. Per impostazione predefinita, la dimensione di una richiesta echo è di 32 byte. Si può provare a utilizzare dimensioni maggiori per consentire test di connettività più lunghi e osservare come cambia il tempo trascorso con il cambiare della dimensione del ping. Prestare molta attenzione quando si utilizza questa opzione: Dimensioni di buffer molto grandi possono, infatti, bloccare i computer remoti che utilizzano un software TCP/IP meno recente che non sia stato aggiornato. |
-f | Questo parametro impedisce al test ping di frammentare i pacchetti. Alcuni firewall non accettano pacchetti frammentati e questo parametro garantisce che non vengano utilizzati pacchetti frammentati. Se, d'altro canto, si utilizza una dimensione di pacchetto ICMP (vedi opzione -l) troppo grande perchè il gateway in uso (o un altro gateway che si interpone) possa evitare di frammentarlo, impostando questa opzione, il test ping potrebbe restituire un messaggio di errore. |
-i TTL | Questa opzione consente di specificare un valore TTL (Time to Live, Durata). Se la route all'host attraversa più reti, è possibile fornire un valore TTL maggiore per concedere più tempo per la riuscita del test. |
-r count | Questa opzione visualizza l'indirizzo IP di ciascun server, massimo nove, attraversato dalla richiesta ping, fino ad arrivare all'host. |
-v TOS | Questa opzione consente di specificare la qualità del servizio con il quale i pacchetti generati dal test ping verranno inviati dai router. La maggior parte dei router ignora questi valori, tuttavia alcune reti più avanzate utilizzano connessioni multiple (a un backbone quale Internet oppure tra le reti stesse ), consentendo, ad esempio, di dedicare una connessione al traffico generale, una al traffico che richiede una quantità minima di ritardo e un'altra al traffico che deve essere inviato con la massima affidabilità. Questo valore è necessario solo per la diagnostica TCP/IP estremamente avanzata e i rispettivi valori non sono inclusi in questa tabella. |
-r count | Registra route per il conteggio dei punti di passaggio. |
-s count | Marca orario per il conteggio dei punti di passaggio. |
-j elencohost | Instradamento libero lungo l'elenco host. |
-k elencohost | Instradamento ristretto lungo l'elenco host. |
-w timeout | Timeout in millesimi di secondo per ogni risposta. |
Quando si utilizza l'utilità Ping su Internet o su una rete di grandi dimensioni, è importante ricordare che le richieste ICMP possono costituire una minaccia per la sicurezza. I pirati informatici possono approfittare delle opportunità offerte da ICMP per creare problemi a computer e server Web. Per questo motivo, molti firewall, tra cui il firewall del software ICF fornito con Windows XP, non consentono il traffico ICMP. In base al tipo di ambiente, infatti, alcuni router possono addirittura essere configurati in modo che, invece di inoltrare i pacchetti ICMP alla subnet successiva, li cancellano. Pertanto, quando si utilizza l'utilità Ping e gli altri strumenti correlati, tenere presente che i router, e addirittura i computer, possono bloccare le richieste echo, impedendo la riuscita del test ping.
Tracert (Trace Route) è un comando che fornisce un rapporto indicante l'instradamento subito dal pacchetto per raggiungere uno specificato host. Il rapporto elenca i computer o i router presenti nel percorso tra l'host di partenza e un altro computer all'interno di una rete LAN. Ciascun passo del percorso viene denominato hop.
Ciascun computer o router che viene attraversato per arrivare a destinazione è un hop. Il comando Tracert consente anche di tracciare l'instradamento agli URL Internet. È sufficiente digitare tracert host al prompt dei comandi, in cui host è l'indirizzo IP o l'URL di un computer di rete o di un sito Internet, per visualizzare un elenco del processo di risoluzione dei nomi nell'host o nel sito Web, come illustrato nella figura seguente:
C:\>tracert -h 15 www.microsoft.com Rilevazione instradamento verso www.microsoft.akadns.net [207.46.134.190] 1 20 ms 15 ms 15 ms 192.168.2.1 2 23 ms 19 ms 28 ms 1.14.91.2 3 24 ms 37 ms 34 ms 10.48.2.170 4 45 ms 42 ms 38 ms 10.48.1.41 5 46 ms 27 ms 33 ms 213-140-12-210.fastres.net [213.140.12.210] 6 30 ms 43 ms 25 ms 10.254.0.85 7 31 ms 27 ms 52 ms 213.140.31.141 8 31 ms 36 ms 40 ms 213.140.31.220 9 35 ms 46 ms 35 ms 195.166.31.129 10 31 ms 31 ms 41 ms pos4-0-622M.cr1.LIN1.gblx.net [208.51.236.57] 11 197 ms 215 ms 204 ms pos1-0-2488M.cr2.SEA1.gblx.net [64.214.65.242] 12 212 ms 196ms 206 ms so1-0-0-2488M.br2.SEA1.gblx.net [64.213.83.182] 13 200 MS 199 MS 202 MS 208.51.243.22 14 201 MS 189 MS 207 MS 207.46.154.29 15 205 MS 206 MS 194 MS 207.46.155.21 Rilevazione Completata
Figura 4. Il comando Tracert traccia il percorso a un host di destinazione. In questo caso, un router che si interpone sembra bloccare il traffico ICMP.
In termini di LAN o WAN, il comando Tracert può risultare utile in situazioni in cui si presentano problemi di connessione a uno specifico host oppure nel caso di connettività intermittente. Tracert consente di tenere traccia del percorso che porta all'host e di cominciare a risolvere i problemi relativi. In questo modo, si riuscirà a capire se il problema dipende dall'host o da qualche router compreso tra l'host remoto e il computer in esame.
il comando Ping segnala solo se si riesce o meno a comunicare con un indirizzo remoto, il comando Tracert, invece, aiuta a stabilire esattamente il punto in cui la comunicazione viene interrotta. Se l'interruzione della traccia si trova in corrispondenza di un determinato indirizzo IP, è possibile che in quel punto ci sia un router difettoso o una connessione di rete interrotta. Se la traccia sembra arrivare vicino all'host senza raggiungerlo, il problema potrebbe essere proprio il computer host. Se non sono presenti hop al di là della propria connessione Internet, è possibile che il problema sia il provider di servizi Internet. Se ci sono molti hop (o un ciclo infinito negli hop), è possibile che ci siano degli errori di configurazione nella connessione a Internet del provider di servizi oppure il livello di qualità del collegamento a Internet del provider non è sufficientemente elevato.
Suggerimento Con il comando Tracert si può utilizzare il parametro -d per arrestare la risoluzione degli indirizzi IP nei nomi host per velocizzare la traccia. Si può utilizzare anche il parametro -h hop_massimi per impostare un limite massimo di hop.
PathPing è il risultato della combinazione degli strumenti Ping e Tracert ma contiene opzioni non presenti in questi.
PathPing esegue il ping di un computer host e tiene traccia dell'instradamento verso quell'host. Quando si utilizza PathPing, si vedono gli hop del router, come quelli che si vedono con lo strumento Tracert, e le informazioni di risposta.
Il vantaggio di PathPing consiste nell'interfaccia di facile utilizzo che consente di vedere ciascuno hop e il rispettivo tempo di risposta. In questo modo si è in grado di stabilire se un determinato router è congestionato o è causa di problemi sul percorso. Per ciascuno hop, si vede la percentuale di pacchetti cancellati. Gli hop con una percentuale elevata di pacchetti cancellati sono sospetti.
Per utilizzare questo strumento, digitare pathping host al prompt dei comandi, in cui host è l'URL, o indirizzo IP, di un sito Internet o di un host di rete. Si possono specificare anche altre opzioni nella riga di comando per controllare le informazioni ricevute e il numero massimo di hop consentiti. Nella tabella 2 sono illustrate le opzioni più importanti che si utilizzano con maggiore frequenza. Per visualizzare tutti i parametri disponibili, digitare pathping al prompt dei comandi.
Tabella 2. Opzioni dell'utilità PathPing
Opzione | Azione |
-h hop_massimi | Questo parametro consente di specificare il numero massimo di hop da utilizzare quando si cerca un host di destinazione. Il parametro consente, in sostanza, di porre un limite alla ricerca. |
-n | Questo parametro interrompe l'attività di risoluzione degli indirizzi IP in nomi host. Grazie a questo parametro, ciascuno hop che viene restituito verrà elencato solo dall'indirizzo IP. Questo potrebbe velocizzare l'esecuzione del test, ma le informazioni ricevute saranno sicuramente meno dettagliate. |
-6 | Questo parametro impone l'utilizzo di Internet Protocol versione 6 (IPv6). Se si esegue il pathping di un host su un backbone IPv6, prendere in considerazione l'ipotesi di utilizzare questo parametro per ulteriori test IPv6. |
Suggerimento Se non si riesce a utilizzare il comando PathPing con un gateway, potrebbe essere necessario aggiornare la periferica in base all'ultima revisione firmware. Per ulteriori informazioni visitare il sito Web del produttore della periferica utilizzata.
Ipconfig è un comando che fornisce informazioni TCP/IP complete relative alle schede configurate sul computer.
Ipconfig consente di identificare un indirizzo MAC (Media Access Control) della scheda di rete, gli indirizzi IP, le subnet mask, il gateway predefinito, il server DNS, il server DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) e altro ancora.
Ipconfig è un comando molto utile per la risoluzione dei problemi, in quanto consente di ottenere rapidamente tutti i dati di configurazione TCP/IP relativi a un computer.
Nota Le informazioni che si possono ottenere utilizzando il comando Ipconfig sono le stesse informazioni visualizzate aprendo Connessioni di rete, facendo clic con il pulsante destro del mouse su una connessione di rete e scegliendo Stato per aprire la scheda Stato connessione.
L'opzione di Ipconfig più completa è /all. Digitare ipconfig /all al prompt dei comandi. Verrà visualizzato un elenco della configurazione corrente del computer, come illustrato nella figura 5
Configurazione IP di Windows Nome host : TEST Suffisso DNS primario : Tipo nodo sconosciuto Routine IP abilitato :Sì Proxy WINS abilitato :Sì Scheda Ethernet Connessione alla rete locale (LAN): Suffisso DNS specifico per connessione:BGSmilano.com Descrizione :NIC Fast Ethernet PCI Realtek ecc.. Indirizzo fisico :00-40-F4-4F-7B-28 DHCP abilitato :Sì Configurazione automatica abilitata :Sì Indirizzo IP :192.160.2.7 Subnet mask :255.255.255.0 Gateway predefinito :192.168.2.1 Server DHCP :192.168.2.1 Server DNS :192.168.2.1 Lease ottenuto :venerdì 27 dicembre 2002 ecc… Scadenza Lease :martedì 19 gennaio 2038 ecc…
Figura 5. Digitando ipconfig /all otterrai informazioni complete sull'indirizzo IP.
Ipconfig offre altri parametri che, tuttavia, si devono utilizzare con cautela in quanto alcuni di questi rischiano di interrompere la connettività di rete del computer. Queste opzioni, tuttavia, possono aiutare per risolvere i problemi relativi agli indirizzi IP. Le opzioni più utilizzate sono elencate nella tabella 3. Per visualizzare un elenco completo delle opzioni, digitare ipconfig /? al prompt dei comandi.
Tabella 3. Opzioni del comando Ipconfig
Opzione | Azione |
[nessuna] | Mostra le informazioni di configurazione IP base per tutte le schede di rete e le connessioni IP attive sul computer. |
/all | Mostra il nome host e informazioni dettagliate sulla configurazione IP per tutte le schede di rete e per le connessioni IP attive presenti sul computer. |
/release | Rilascia il lease di un indirizzo IP assegnato alla connessione da DHCP. |
/renew\ | Invia una richiesta di rinnovo lease a un server DHCP per la connessione. |
/flushdns | Elimina tutte le voci nella cache del DNS. |
/registerdns | Registra nuovamente tutti i nomi DNS e aggiorna i lease DHCP. |
Il comando Netstat visualizza tutte le connessioni attive presenti sul computer e consente, inoltre, di visualizzare i byte inviati e ricevuti dal computer e tutti i pacchetti di rete scartati. Come illustrato nella figura 6, digitando la forma base del comando, netstat, viene visualizzato il protocollo di ciascuna connessione, l'indirizzo locale (MAC), l'indirizzo esterno (IP) e lo stato corrente della connessione.
Connessioni attive Proto Indirizzo locale Indirizzo esterno Stato TCP Test:netbios-ssn 10.0.0.2:3072 ESTABLISHED TCP TEST:3037 10.0.0.2:netbios-ssn ESTABLISHED TCP TEST:microsoft-ds localhost:3038 ESTABLISHED TCP TEST:3038 localhost:Microsoft-ds ESTABLISHED
Figura 6. Utilizzare il comando Netstat per visualizzare le connessioni di rete del computer.
Nella riga di comando si possono specificare opzioni o parametri utili. Nella tabella 4 sono elencati le opzioni e i parametri più comuni. Queste istruzioni si possono anche ottenere digitando netstat /? al prompt dei comandi.
Sintassi:
NETSTAT [-a] [-e] [-n] [-s] [-p proto] [-r] [intervallo]
Tabella 4. Opzioni del comando Netstat
Opzione | Azione |
-a | Questo parametro visualizza tutte le connessioni e le porte di ascolto. |
-e | Questo parametro visualizza le statistiche Ethernet. Questo parametro può essere usato anche insieme al parametro -s. |
-n | Questo parametro visualizza indirizzi e porte in formato numerico. Questa opzione può rendere la lettura dei dati Netstat più complessa, tuttavia risulta utile nel caso in cui sia necessario utilizzare dati numerici. |
-o | Questo parametro visualizza l'ID del processo numerico associato a ciascuna connessione IP. Questa informazione consente di stabilire quale programma gestisce le connessioni IP stabilite da o verso il tuo computer. |
-p protocollo | Questa opzione consente di specificare le statistiche di protocollo che si desidera visualizzare. Ad esempio, netstat -p udp visualizza solo le connessioni UDP. |
-s | Questo parametro visualizza le statistiche di connessione classificate dal protocollo. |
-r | Visualizza la tabella di routing. |
Consente di visualizzare e modificare la cache ARP (Address Resolution Protocol). Questa cache è una tabella locale utilizzata da Windows per risolvere gli indirizzi IP in indirizzi di controllo dell'accesso ai supporti utilizzati sulla rete locale.
-a | Visualizza le voci ARP correnti prendendole dai dati del protocollo. Se viene specificato ind_inet, sono visualizzati solo gli indirizzi IP e fisico del computer specificato. Se più di un'interfaccia di rete usa ARP, vengono visualizzate le voci di ogni tabella ARP. |
-g | Analogo a -a. |
- ind_inet | Specifica un indirizzo Internet. |
- N ind_if | Visualizza le voci ARP per l'interfaccia di rete specificata da ind_if. |
- d | Elimina l'host specificato da ind_inet. |
- s | Aggiunge l'host e associa l'indirizzo Internet ind_inet con l'indirizzo fisico ind_eth. L'indirizzo fisico è un numero composto da 6 byte esadecimali separati da un trattino. La voce è permanente. |
ind_eth | Specifica un indirizzo fisico. |
ind_if | Se presente, specifica l'indirizzo Internet dell'interfaccia la cui tabella di traduzione deve essere modificata. Se non presente, viene assunta la prima interfaccia utilizzabile. |
Esempio:
> arp -s 157.55.85.212 00-aa-00-62-c6-09 :aggiunge una voce statica. > arp -a :visualizza la tabella ARP.
Nelle sezioni che seguono sono presi in esame alcuni dei numerosi problemi comuni relativi alla connettività di rete e sono indicate le soluzioni adeguate. Se il problema che si riscontra non viene menzionato, si potranno applicare le procedure descritte utilizzate per altri problemi.
Per risolvere il problema di un computer che non riesce a connettersi alla rete, attenersi alla seguente procedura:
Quando un solo computer riesce a connettersi agli altri computer della rete, mentre non si verifica il contrario, è probabile che sia abilitato ICF sulla scheda della LAN del computer al quale è negato l'accesso. Aprire la scheda Avanzate del riquadro di dialogo Proprietà - Connessione alla rete locale (LAN) in Connessioni di rete e accertarsii che la casella di controllo nella sezione Firewall connessione Internet sia deselezionata.
Accertarsi che ICF non sia abilitato sulla connessione LAN, ma non disattivarlo sulla connessione Internet, a meno che non sia stato installato un altro firewall.
Se nessuno dei computer riesce a connettersi, accertarsi di aver eseguito il test ping sui vari computer. Inoltre, accertarsi che tutti i computer siano configurati per la rete e fisicamente collegati ai cavi, all'hub e a qualsiasi apparecchiatura necessaria per il tipo di rete in uso. Verificare gli indirizzi IP e la configurazione IP mediante Ipconfig, quindi accertarsi che tutti i computer presentino un indirizzo IP compreso nello stesso intervallo e nella stessa subnet mask. Se queste soluzioni non funzionano, eseguire nuovamente l'Installazione guidata rete su ogni computer.
Nota Non utilizzare l'Installazione guidata rete se il computer fa parte di un dominio Windows. In tal caso, contattare l'amministratore del dominio per assistenza.
Se i computer presenti nella subnet non riescono a connettersi a un'altra subnet, è possibile che il gateway predefinito non sia corretto o che non sia configurato su tali computer. Utilizzare Ipconfig, quindi digitare ipconfig /all al prompt dei comandi per verificare che sia configurato un gateway. Ripetere la procedura per i computer che si trovano sull'altro lato del router in modo da verificarne la configurazione. Se in tutti i sistemi è configurato il gateway corretto, è possibile che il gateway (router) non sia attivato o si stiano verificando problemi.